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Il Blog di Roberto Grossi

Cronache dal Web 2.0 – Uno zibaldone, un calderone, insomma uno spazio dove raccolgo le informazioni che reputo piu' interessanti su Social Network, Web 2.0, etc

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Facebook

Facebook ha ora 1 miliardo di utenti: ridiamoci su

Nei giorni scorsi ha festeggiato il traguardo del miliardo attivi e per l’occasione ha diffuso un originale quanto discutibile video. Ma quanti di questi utenti sono veri? Una ironica risposta in questa vignetta di Nitrozac e Snaggy pubblicata su Mashable.facebook_onebillionusers

Facebook ed Excel (video)

Un divertente video pubblicitario di Diesel che ironizza su come “mascherare” le proprie attività su Facebook facendolo passare per uno spreadsheet excel.
Grazie alla segnalazione dell’amico Paolo Caputo.

La frase del giorno 31/5/2011

Favorire le start up per far crescere l’economia.

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Credits: http://www.flickr.com/photos/mbeo52/4840633910/

La frase del giorno è una considerazione estratta da un interessante articolo di Andrea Rangone, coordinatore degli Osservatori Ict&Management della School of Management Politecnico di Milano:

Come in tutte le economie mature, per sostenere lo sviluppo economico e creare nuova occupazione l’Italia dovrebbe puntare maggiormente sulle nuove imprese, soprattutto quelle che nascono nei mercati hi-tech più avanzati. Serve un maggiore impegno da parte della classe politica, del sistema educativo e delle istituzioni finanziarie. Serve un ecosistema che attivi anche da noi – come in altri Paesi – un circolo virtuoso.

L’intero articolo, Favorire le start up per far crescere l’economia, è stato pubblicato su ICT4Executive e può essere letto o scaricato qui.

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La tavola periodica degli elementi di Google

Non c’è dubbio che uno dei luoghi dove si gioca la battaglia per la sopravvivenza dei principali players del mondo internet sia quello dell’ecosistema per gli sviluppatori.
L’obiettivo (ed il sogno) di aziende quali Facebook, Twitter, Google è quello di diventare la piattaforma globale di riferimento per lo sviluppo di nuove applicazioni.

La strategia di twitter in merito, il cosiddetto Twitterverse,  è molto chiara e sta contribuendo all’affermarsi della piattaforma ma è ancora molto difficile riuscire a competere con Google. Per avere un’idea dell’ampiezza dell’ecosistema di Google vi suggeriamo di visualizzare a schermo intero la mappa interattiva Google APIs & Developer Products e di scorrere con il mouse attraverso le varie voci del menu (Mobile, Search, Gadgets, Data APIs, Social, Misc, Ads, Geo, Tools, Chrome).

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Social Media e attivismo digitale

groundswellIn questo periodo sembra che non si possa fare a meno di associare i Social Media alle ondate di movimento popolare che sono nate in Algeria, Egitto, Tunisia e che continuano ad espandersi.

Ho scelto non a caso la parola ondata perchè la rivolta delle minoranze nei confronti dei governi fa venire in mente il termine onda anomala (groundswell) coniata da Josh Bernoff e Charlene Li: “Un movimento spontaneo fatto di persone che utilizzano gli strumenti offerti da Internet per relazionarsi, gestire le proprie esperienze e procurarsi ciò di cui hanno bisogno […]”.

Ogni giorno scopriamo dei nuovi campi di applicazione dei Social Media e settori che sono oggetto di “disruptive evolution”: politica, informazione e…persino il sesso a pagamento, come racconta Tac Anderson in questo articolo.

D’altro canto, se internet e i social media sono importanti per i movimenti popolari e per le rivoluzioni del ventunesimo secolo, a mio parere non bisogna dimenticare che le idee e le persone continuano a rappresentare la forza propulsiva.
Così come l’utilizzo tecnologico dei social networks da solo non garantisce il successo di una campagna di marketing in assenza di contenuti da condividere e di attenzione alle persone, i social media da soli non possono rappresentare gli unici strumenti di una “rivoluzione“.

Su quest’ultimo punto vi consiglio la lettura dell’articolo di Jonathan Salem Baskin dal provocatorio titolo i 10 principali strumenti “social” per iniziare una rivoluzione.
No, non si parla di Twitter, Facebook, Quora, etc, etc….
Buona lettura!

Apple comprerà Facebook nel 2011?

Apple compra Facebook.
Questa è una delle 10 previsioni che la banca danese Saxo Bank pubblica nel suo annuale documento Outrages predictions (“Black Swan Exercise”), ispirato al libro del filosofo libanese Nicholas Taleb.
Un evento del cigno nero è un evento altamente improbabile che, una volta accaduto, sembra essere meno improbabile e casuale di quanto pensassimo.

Tra le previsioni del prossimo anno c’è appunto quella relativa all’acquisto di Apple da parte di Facebook:

What do you do when you want domination of the electronic and mobile device consumer market and have no significant presence in social networking? Oh, and a war chest of a mere USD 51 billion? You buy Facebook, the mother lode of (yet to be monetised) social networks. Facebook is worth USD 43 billion, according to sharespost.com. In interviews, Apple CEO Steve Jobs has explained that Apple was in talks with Facebook about partnership opportunities, but that the talks ultimately produced nothing. Facebook was after “onerous terms that we could not agree to”, according to Jobs. At the Web 2.0 Summit Facebook founder Mark Zuckerberg called for Apple to ease its approach to connecting Ping with Facebook, and said that Apple had to “get on the bus”. Steve Jobs might get on the bus indeed and buy Facebook outright. It makes perfect sense; Facebook doesn’t compete against Apple and it ‘faces up’ to Google, which Jobs loves since Google has become his new number one enemy. It’s a deal made in heaven… The gigantic 500+ million Facebook user base could be integrated across Apple’s consumer products and services – every Facebook user automatically has an iTunes Store account and FaceTime chat is integrated into Facebook chat. That’s a lot of iOS devices.

E voi cosa ne pensate? E veramente così improbabile? Non sarebbe la prima volta che assisteremmo ad un acquisto o a una fusione nel mondo IT & internet.

A mio parere dobbiamo comunque aspettarci un consolidamento nel mondo dei Social Networks nel medio termine.
Quanti tra Facebook, Twitter, Linkedin, Foursquare, Friendfeed, etc continueranno ad esistere tra 2-3 anni?

Gli internauti europei sono sempre più evoluti

Gli internauti europei sono sempre più evoluti.
Questo è uno dei risultati che emerge dall’edizione 2010 dell’E-Mail Marketing Consumer Report, la ricerca di ContactLab sulle abitudini e i comportamenti nell’uso di e-mail e newsletter dei principali paesi europei.

Si tratta di utenti sempre più avanzati che sono in grado di riconoscere e neutralizzare la posta indesiderata e che utilizzano anche device diversi dal pc per leggere la posta, con una crescita significativa dell’utilizzo di smartphone (da 4% a 15%) e Netbook (dal 5% al 15%). Sull’introduzione del dispositivo iPad, il 2% dichiara già di utilizzarlo per consultare la posta.

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Messaggi di posta elettronica ricevuti nel giorno medio

Nell’indagine non poteva mancare una particolare attenzione ad E-commerce e social network: il 43% degli iscritti ad almeno una newsletter dichiara di aver fatto acquisti online seguendo direttamente un link contenuto in una newsletter, esplicitando come il fattore che maggiormente porta all’acquisto sia rappresentato dalle informazioni relative ad offerte e promozioni convenienti (determinante per il 59% dei rispondenti). Sempre sull’e-commerce, nei cinque Paesi gli utenti che hanno acquistato online direttamente seguendo il link presente in una newsletter dichiarano di averlo fatto, in media, 3 volte. In Germania la media sale a 4; in Italia scende a due.

Dall’intervista ad un campione che riflette la popolazione internet dei cinque paesi (Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito) emergono i comportamenti e le abitudini degli utenti europei: vengono utilizzate in media 2,3 caselle di posta pro capite, per un totale di 330 milioni di caselle.

Questo è solo un assaggio di tutti i dati emersi dalla ricerca,

Per avere un quadro più dettagliato di alcuni degli elementi più significativi vi invito a scaricare l’ abstract della ricerca oppure fare download gratuito della ricerca completa (in tutte le lingue e con i dettagli sui singoli paesi) al link www.contactlab.com/email-marketing-consumer-report .

Roger Federer come Guglielmo Tell (video)

Gillette ha realizzato un divertente video con il suo testimonial Roger Federer come protagonista e nei panni di un emulo di…Guglielmo Tell. La campagna marketing virale è integrata con un poll sulla pagina Facebook di Gillette relativamente alla presunta veridicità della performance del tennista svizzero.

gillette

Ci sarà pure un trucco ma si tratta sicuramente di una campagna efficace visto che il video è già stato ricevuto su YouTube oltre 4.5 milioni di visualizzazioni!

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