Uno dei temi più trattati sulla Rete è quello relativo alla privacy su Facebook. E’ indubbio che le funzionalità di questo social networks siano in aumento e che parallelamente aumentino le possibilità di condividere informazioni e dati personali sul web.
A tale proposito Matt McKeon, un ricercatore IBM, ha riassunto in una serie di grafici l’evoluzione della privacy su Facebook dal 2005 ad oggi.
L’impatto visivo dell’animazione (purtroppo non funziona completamente su Internet Explorer) fa saltare agli occhi come sia rapidamente cresciuta nel tempo la visibilità delle informazioni condivise su Facebook.
La cosa può essere valutata secondo due punti di vista, come nel classico esempio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Se da un lato questo vuol dire incrementare le potenzialità di marketing per le aziende che con le loro pagine business sono in grado di raggiungere un numero sempre più alto di consumatori (il bicchiere mezzo pieno), da un altro il grafico ricorda agli utenti che devono prestare una maggiore attenzione a cosa condividono (il bicchiere mezzo vuoto).
Come riporta un recente studio effettuato negli USA, in molti casi sono gli utenti stessi a rinunciare alla privacy, inserendo su Facebook informazioni quali la data di nascita o l’indirizzo completo che non sono certamente obbligatorie per registrarsi sul social network o per interagire con i propri amici.
Siamo sicuri che la colpa sia sempre di Facebook, dei social networks, di internet, etc, etc?